* Il testo che segue è l’edit di un’intervista del 2016. La versione integrale è stata pubblicata in PANORAMA (DIORAMA editions).
NO TEXT è un collettivo composto da Ignoro Disoncelli (Milano, 1989) e Alvin Sonic (Milano, 1990). Tra le loro produzioni ci sono le sciarpe NO TEXT e il magazine GROSSO MONDO.
Alvin Sonic e Ignoro Disoncelli a.k.a. NO TEXT, potete darci una vostra definizione di Veritierismo anche in relazione alle categorie realtà/finzione?
Lo stile veritiero è un’autentica finzione. I veritieri vogliono confondere chi fino ad oggi ha basato i propri giudizi sull’aspetto estetico di chi aveva davanti. Ora io sono davanti a te, guardami: TVB. Il Veritierismo, quindi, si propone come dichiarazione di ottimismo e vitalità. In un mondo di finzione, il veritiero vuole essere più autentico, più genuino, più vero del mondo che lo circonda. Non ci preoccupiamo mai di seguire una linea stilistica coererente. La coerenza è un concetto disumano. Il veritiero pensa, quindi non è. Noi siamo convinti che ogni verità assoluta è una bugia. La verità esiste solo negli occhi di chi osserva la realtà.
Avete due formazioni e professionalità diverse. A entrambi piace stare sia davanti che dietro l’obiettivo. Ci parlate delle vostre attitudini?
Abbiamo una diversa formazione, per questo riusciamo a lavorare assieme, in un certo senso ci completiamo. Io (Ignoro, n.d.r) ho studiato teatro per diversi anni e questo mi ha dato la confidenza per riuscire ad utilizzare il mio corpo senza vergogna; Alvin invece è più attento alle visioni che ha e riesce a congelarle utilizzando i programmi di elaborazione grafica. Entrambi amiamo il caos e vogliamo essere registi e attori al tempo stesso. Non è una questione di vanità anzi, siamo contro il self-respect. L’amor proprio è una prigione.
Nell’estate 2015 avete pubblicato un magazine intitolato Grosso Mondo: in particolare, all’interno c’era un fotoromanzo girato qui nel vostro studio, di che si tratta?
Grosso Mondo è un magazine ispirato alle riviste di consumo italiane in cui abbiamo interpretato l’underground milanese in chiave pop. La nostra ispirazione è la Bibbia. Il fotoromanzo si intitola Battesimo ed è parte della saga di Saro ‘il Santone Spirituale’, scritto e diretto da Ignoro Disoncelli. È la storia di Alvar Aalto che entra nello Spiritual Club. Io (Alvin, n.d.r.) ho editato il lavoro ed ho recitato nei panni del protagonista: Alvar Aalto, appunto.
Le sciarpe NO TEXT 2016, sono state lanciate da T.A.M. e poi palesemente copiate dallo stilista Christian Dada. Ma l’estetica da periferia, anche se dello stadio vi interessa poco, ha spopolato. Com’è andata la vicenda?
Nel 2015 abbiamo disegnato la prima sciarpa assieme ad Emiliano Bergøe, ispirati alle curve da stadio, affascinati dall’unione sfegatata dei membri di una tifoseria. La violenza, così come l’odio, conferma a gran voce l’esistenza dell’amore. Molti accostano lo Stile Veritiero ad un’estetica bassa, da periferia… Non sbagliano, ma siamo stufi di indossare tute Adidas, ora che lavoriamo ci vestiamo da signori. Per quell che riguarda la sciarpa copiata, Stile Veritiero è l’unico movimento di stile che non fa distinzione tra originale e contraffatto.
Qui sul tavolo abbiamo varie pubblicazioni tra cui un articolo uscito su Cronaca Vera che parla di voi con toni sensazionalisti. È interessante vedere come gli occhi degli altri, e i media, vi interpretino a modo loro. Cosa significa essere veritieri? E in che modo vorreste rielaborare Cronaca Vera?
Essere Veritieri significa oggi qualcosa e domani un’altra cosa. Hai detto bene comunque: lo Stile Veritiero è un film che stiamo girando con le telecamere degli altri, gli iphone degli altri, gli occhi degli altri. Quando è uscito il numero 2265 di Cronaca Vera con dentro il servizio di Filippo Tonello che parla del movimento Veritiero, abbiamo acquistato 30 copie per farne una versione bootleg originale. L’abbiamo rielaborata inserendo al suo interno altre pagine con contenuti nostri ed infine l’abbiamo numerata e serigrafata sulla copertina. Presenteremo il progetto nel mese di Aprile 2016.
Diso puoi parlarci della tua pratica di dare vita e interpretare di volta in volta personaggi diversi, in riferimento a Saro e Loris Gentile?
Te ne parlo volentieri! Saro è un leader spirituale che manda messaggi carichi di positività ai giovani. Produce bottigliette d’acqua magiche, miscelando due diverse fonti sacre: le acquasantiere del Duomo e la fontana di Piazza Gae Aulenti sotto la Unicredit Tower. I grattacieli sono per Saro delle chiese moderne da liberare, perché invase dai mercanti del tempo: i banchieri e gli imprenditori trafficanti di quattrini. Loris Gentile invece è l’opposto: un borderline che canta canzoni d’amore. È un fallito ancora prima di cominciare la sua carriera ed è per questo che il suo messaggio riesce a colpire il cuore di molte donne dietro le sbarre. Si esibisce in provincia per poche persone e suoi spettacoli finiscono in rissa.
IRON GIVE-A è un gruppo molto esteso di persone che talvolta nemmeno si conoscono, le quali postano contenuti audio, video o immagini nel rispetto di una sola regola: NO TEXT. Alvin, puoi raccontarci com’è nata la chat?
IRON GIVE-A è una mega-chat A.A.V.V., un gruppo su Whatsapp, non vi è censura nè copyright, gli utenti sono liberi di postare quello che vogliono e modificare a loro volta i post degli altri. Ho aperto la mega-chat IRON GIVE-A a Maggio 2015, ho raccolto più di 50.000 media ed ho contato circa 300 utenti diversi al suo interno. +39 331.4860583